Napoli, 26 settembre 2013 – E’ la fumata bianca che in molti non si aspettavano. Non sul nome di Riccardo Villari, che appena ieri il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Maurizio Lupi ha indicato, alle Commissioni di Camera e Senato, quale presidente dell’Autorità portuale di Napoli. Una nomina a poche ore dalla proroga di sei mesi, concessa dal il responsabile del dicastero alle Infrastrutture, al commissario dello scalo partenopeo a Luciano Dassatti. Proprio per consentire di espletare queste procedure necessarie – in quanto il parere delle commissioni è obbligatorio – ma non vincolanti. Ed ecco le divisioni. Il Pdl Campania considera “cosa fatta” la nomina il nome del suo senatore. La candidatura di Villari non è però gradita al centrosinistra. Il Pd è pronto a scontrarsi sia alla Camera che al Senato e neanche il Comune di Napoli ha troppo digerito l’indicazione del parlamentare di centrodestra. Più volte, nei mesi scorsi, il sindaco, Luigi de Magistris, aveva evidenziato che alla guida del porto era necessario indicare “una personalità il cui profilo rispondesse alle esigenze che competono a un presidente dell’Autorità portuale”. Per Palazzo San Giacomo, l’eventuale nomina di Villari “è espressione di una logica partitica che non appartiene alla giunta de Magistris”. Ma dal Comune assicurano comunque massima collaborazione nel caso in cui la scelta finale dovesse realmente ricadere su Villari. “La possibile designazione di Riccardo Villari alla presidenza dell’Autorità portuale di Napoli è una scelta grave. Il Pd si batterà in tutte le sedi per bloccare questa indicazione sconsiderata”, hanno dichiarato Enzo Amendola, segretario regionale Pd Campania, e Massimo Paolucci, deputato Pd e membro della commissione Trasporti alla Camera.
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